Volo MH370 della Malaysia Airlines: cronologia della scomparsa del Boeing 777
Ho aggiornato il contenuto della pagina il 9 Gennaio 2023
Aggiorno di continuo questo post sul volo MH370 della Malaysia Airlines scomparso l’8 Marzo. Aggiornato al 16 Aprile 2014 cercando fonti sul web.
Intanto per la ricerca del volo MH370, la DigitalGlobe sta rendendo disponibili dettagliate immagini satellitari per cercare l’aereo MH370. Tantissimi volontari stanno catalogando oltre 2milioni di elementi. Qui il dettaglio di una porzione d’immagine a prima vista sembravano rottami, ma nel dettaglio sono risultate imbarcazioni. Chi si vuole unire alle ricerche può farlo sul loro sito: http://www.tomnod.com/nod/challenge/malaysiaairsar2014. Ogni elemento analizzato va numerato.
Intanto cerco di tenere aggiornato qui il diario sull’evento:
8 Marzo 2014 alle 00.40 locali (le 15.40 in Italia)
Il volo MH370 della Malaysia Airlines lascia l’aeroporto di Kuala Lumpur, diretto a Pechino. A bordo ci sono 227 passeggeri, di cui 153 cinesi, 38 malesi, 7 bambini e altri passeggeri di varie nazioni come gli Stati Uniti, Iran, Canada, Indonesia, Australia, India, Francia, Nuova Zelanda, Ucraina, Russia, Taiwan e Paesi Bassi. I 12 membri dell’equipaggio sono malesi.
8 Marzo 2014 ore 1.20
Scompare dai radar alle 1.20. La sua ultima posizione rilevata è sopra il mar Cinese meridionale. Nello stesso instante avviene lo spegnimento volontario dei tre sistemi di tracciabilità dell’aereo.
9 Marzo 2014
l’Interpol dirama una nota evidenziando che almeno due passeggeri viaggiavano con passaporti rubati a stranieri, tra cui un Italiano che avevano già denunciato il furto qualche anno prima. Ad essersi imbarcati sono due iraniani: Pouri Nourmohammadi di 18 anni e Delavar Seyed Mohammad Reza di 29 anni. Allo stato attuale non sembra ci siano legami con la scomparsa dell’aereo, ma solo un metodo ormai frequente per trovare lavoro in altre nazioni per chi è clandestino.
Molte navi e aerei vietnamiti, cinesi e malesi da giorni passano al setaccio alcune zone in mare aperto. Al momento le ricerche sono ferme secondo alcune ipotesi degli investigatori degli stati uniti (da qualche anno il link è accessibile solo agli abbonati), che ritengono il Boeing 777 della Malaysia Airlines non precipitato, ma rimasto in volo per circa 4 ore sembra cambiando rotto virando a ovest. Per tale motivo l’aereo avrebbe continuato a volare per molte ore a bassa quota, riuscendo ad evitare il rilevamento dei radar.
Successivamente l’ipotesi si fa più concreta e precisa, l’aereo ha proseguito il volo per circa sette ore. Questo dato è possibile ottenerlo grazie ad un segnale del volo MH370 rilevato alle 8:11 di sabato 8 marzo da un satellite in orbita.
17 Marzo 2014
Intanto si scava nella vita del comandante e del copilota. Il comandante Zaharie Ahmad Shah, pilota espertissimo, tanto che in casa viene trovato un simulatore di volo, ma i sospetti sono sul suo acceso appoggio del leader dell’opposizione malese, incarcerato il giorno stesso della scomparsa del volo. Sembra che il comandante prima di prestare servizio, abbia partecipato al processo e alla condanna del leader dell’opposizione.
Del giovane copilota Fariq Abdul Hamid, poco si conosce, ma sono due le ultime parole registrate prima che si
perdesse il contatto. L’ultima frase pronunciata dal copilota è: “Tutto a posto, buona notte”. Ma tale frase sarebbe stata pronunciata quando erano stati disattivati i sistemi per il controllo della rotta.
La zona in cui l’aereo si sarebbe portato è talmente vasta che alle ricerche partecipano ormai 26 paesi, in più il punto da cui è giunta l’ultima comunicazione del Boeing 777 si trova a cavallo fra spazi aerei di diversi stati, un punto in cui lo spazio aereo è difficilmente controllabile, una azione ben progettata e non certo improvvisata.
Nessuna novità su volo, ma si fanno alcune considerazioni. Considerando l’ultimo rilevamento delle 8.11 dell’8 Marzo il volo potrebbe essere andato in tra il sud del Kazakistan e il nord della Thailandia o tra l’Indonesia e l’Oceano
Indiano. Uno spazio aereo enorme. In più sono stati analizzati le piste con una lunghezza di almeno 1Km e mezzo, necessarie per l’atterraggio di un Boeing 777. Sono stati individuati 634 piste probabili.
Intanto si fa avanti un altra ipotesi, quella di un attacco informatico da remoto al volo MH370 della Malaysia Airlines. Con la collaborazione di qualcuno sul volo e altri da terra, hanno potuto sabotare e telecomandare il volo da remoto. E’ una ipotesi probabile, anche in virtù di alcune rilevazioni (non confermate) che ho trovato qui: http://aurorasito.wordpress.com/2014/03/16/malaysian-airlines-mh370-inside-job/
19 Marzo 2014
Si fanno un controverse le informazioni sul probabile volo a bassa quota del volo MH370 della Malaysia Airlines per non essere rilevato dai radar. Condurre un Boeing 777 a bassa quota è possibile, ma comporta un consumo di carburante nettamente maggiore e allo stesso tempo una minore velocità. Al momento si stanno calcolando le rotte secondo questa nuova ipotesi.
Intanto c’è da chiedersi se i cellulari dei passeggeri a bordo non abbiano lasciato un segnale. Le ipotesi qui sono molte. Un aereo in volo ad oltre 1000 metri d’altezza non ha alcuna possibilità di agganciare una cella a terra. In più molto probabilmente i passeggeri stavano dormendo, considerando il lungo viaggio e non si sono resi conti di nulla.
E’ probabile che abbiamo perso i sensi per mancanza d’ossigeno (è possibile dalla cabina di comando) o che siano effettivamente vivi, ma atterrati in un punto dove non c’è alcuna copertura cellulare.
Altre ipotesi forse più plausibili è l’uso di sistemi informatici per schermare il segnale radio dei cellulari e dell’aereo MH370. Questo spiegherebbe anche la scomparsa sui radar del volo. Operazione non facile.
Intanto è da verificare la possibilità che 20 ingegneri esperti di telecomunicazione si trovassero sul volo MH370 della Malaysia Airlines e che la sorella di una delle passeggere ritiene di aver chiamato il 9 Marzo alle 11.30 sua sorella due volte. La prima volta ha sentito squillare senza alcuna risposta. La seconda volta dopo alcuni squilli è stato riagganciato. Entrambe le fonti sono da confermare, ma al momento sembrano difficilmente credibili.
22 Marzo 2014
Continuano gli avvistamenti via satellite di oggetti galleggianti sui mari in esplorazione. Al momento sono falsi allarmi dopo l’invio di navi ed aerei sul posto. Nulla di nuovo, anche le analisi sul simulatore di volo trovato in casa del pilota e indagini sulle comunicazioni avvenute a bordo prima di perdere il contatto.
24 Marzo 2014
Il primo ministro malaysiano Najib Razak annuncia con sicurezza che il volo MH370 è precipitato nel sud dell’Oceano Indiano. Alcuni satelliti avrebbero individuato grossi oggetti galleggianti appartenenti al Boeing 777-200 della Malaysia Airlines. Sul posto si stanno recando alcune navi che non arriveranno prima del 25 Marzo 2014 sul posto. Non si comprende perché non siano stati inviati aerei sulla zona per confermare il ritrovamento.
Sembra un po’ troppo rapida la conclusione del volo MH370, senza prove attendibili. Ad ogni modo anche le famiglie dei 239 passeggeri sono stati avvertiti del tragico epilogo.
Intanto c’è un nuovo particolare che emerge. Il pilota del volo MH370 prima di salire a bordo parla con il suo cellulare per circa 2 minuti. Il numero di telefono con cui il pilota ha eseguito l’ultima telefonata risulta intestata ad una falsa generalità. Anche in Malesia è necessario dal dopo 11 Settembre intestare le schede telefoniche previa esibizione di un documento.
25 Marzo 2014
Causa avverse condizioni meteo, aerei e navi non hanno raggiunto il logo indicato dai satelliti dove si troverebbero i resti del Boeing 777. Fermo restando che siano ancora in quel punto, non siano affondati o ridotti a pezzi più piccoli.
27 Marzo 2014
Sembra che i satelliti abbiano avvistati molti oggetti nell’oceano di grossa dimensione, ma ancora nessuna nave sul posto per avverse condizioni meteo.
Intanto un satellite inglese rileva dopo giorni di aver sempre saputo la rotta del Boeing 777 e di presumere sia caduto a mare per mancanza carburante. La fonte è da verificare.
29 marzo 2014
Aerei hanno sorvolato i punti indicati dalle autorità su osservazioni di immagini satellitari. L’esito è stato negativo, nessun avvistamento di oggetti piccoli o oltre i 20 metri. Si cerca ora in altri punti.
La presenza di 20 importanti scienziati a bordo del volo MH370 della Malaysia Airlines inizia ad essere un aspetto controverso. Sembra che i 20 passeggeri dipendenti della stessa società di cui i nomi non sono resi pubblici, erano impegnati in importanti ricerche scientifiche e risulta strano che una grande società consenta l’imbarco di 20 suoi importanti dipendenti sullo stesso volo.
Sul fronte ricerche ancora nessun oggetto avvistato.
1 Aprile 2014
Si cerca in un punto diverso, questa volta ipotizzando che il volo MH370 abbia volato più velocemente quindi consumando più carburante e precipitando prima a mare. Alcune navi avrebbero preso alcuni pezzi, ma al momento non sembrano del Boeing 777.
Intanto le 2 scatole nere emetteranno segnali fino al 7 Aprile. Infatti una scatola nera può inviare il suo segnale di posizionamento per 30 giorni anche ad una profondità di 4Km. L’ultimo giorno utile è quindi il 7 Aprile.
16 Aprile 2014
Dopo alcuni annunci sul probabile ritrovamento di oggetti appartenenti al volo MH370 risultati poi non appartenenti ad alcun volo, si sono perse le tracce e purtroppo anche le speranze di ritrovare subito il Boeing 777. Alcuni giorni fa era stata diffusa la notizia della probabile “cattura” di un segnale molto debole proveniente dalle scatole nere. Ad oggi nessuna conferma e secondo i calcoli le 2 scatole nere avrebbero smesso di emettere segnale dal 7 aprile.
Note sulla modalità di scrittura del post
Questo articolo è stato scritto da me, senza alcun aiuto dai sistemi di intelligenza artificiale, quali OpenAI, ChatGPT e simili.
Si ottimo servizio, peccato che sia stato scoperto per una attività che forse non avrà un lieto fine.
Ho scoperto grazie al tuo post la possibilità di utilizzare i servizi Tomnod per analizzare le immagini satellitari. Ho catalogato molti pezzi, ma ho cercato a terra e non a mare come hanno fatto tutti.