Clubhouse per android, gli inviti sono 5
Ho aggiornato il contenuto della pagina il 21 Maggio 2021
Clubhouse per Android, il nuovo social disponibile fino a qualche giorno fa solo per i sistemi IOS, è disponibile anche per i sistemi Android, ed ecco la prova.
Installare Clubhouse per Android
La versione per Android di Clubhouse o meglio Clubhouse: Drop-in audio chat al (21 Maggio 2021) è molto stabile, nel momento un cui scrivo sono tra i 7000 fortunati al mondo ad aver scaricato l’app per Android, pur essendo una prima versione appena rilasciata.
Al momento il download di ClubHouse per Android non avviene in tempo reale o meglio non avviene con il semplice click sul tasto “installa” in Google Play, non aspettatevi quindi di cliccare sul tasto “INSTALLA” e di avere la vostra app funzionante e pronta all’uso.
Su Android, la Alpha Exploration che lo produce, ha scelto di consentire l’installazione a piccoli gruppi, al momento sono 7000, pertanto troverete il tasto “prenota” o “richiedi” al posto della più nota “installa”. Una volta richiesta l’installazione dovrete aspettare alcune ore o alcuni giorni, in attesa che la vostra richiesta “di prenotazione” venga sbloccata ricevendo una notifica da Google Play.
Ma le difficoltà non finiscono qui, perché dopo aver ricevuto la notifica di download, cliccando sul tasto “installa”, questo impiegherà alcuni minuti (nel mio caso quasi 20), prima di iniziare il download.
Ipotizzo che la Alpha Exploration, stia rilasciando lentamente questa versione, per evitare carichi eccessivi sui loro server e far decadere la qualità del servizio rendendola inutilizzabile tanto agli utenti IOS, quanto quelli Android.
Il sistema ad inviti di Clubhouse
Ma come sapete la Alpha Exploration, ha scelto un sistema innovativo per diffondere ClubHouse, la registrazione e quindi l’attivazione dell’app è possibile solo se si viene invitati da chi è già registrato.
L’invito avviene inviando un link dall’app verso un numero di cellulare. Pertanto l’attivazione dell’app avviene un po’ come su WhatsApp, si basa sul numero di telefono del cellulare su cui attivarla.
Un sistema ad invito che funziona moltissimo, ricordo il lancio dei primi modelli ONE della OnePlus, i cui smartphone erano acquistabili solo su invito, creando così una sorta di “attenzione” e “valore” del dispositivo, che ha reso in meno di un anno la OnePlus uno dei colossi al mondo per la produzione di smartphone.
Anche la Alpha Exploration ha scelto per ClubHouse, di utilizzare questo sistema ad invito, nel mondo IOS, ogni utente può invitare e quindi “sbloccare l’app” fino ad un massimo due persone. Nel mondo Android invece ogni utente può invitare massimo 5 utenti. Evidentemente vogliono accelerare la diffusione della loro app su Android prima che altre soluzioni simili come Facebook e Spotify e simili interrompano la sua ascesa.
E’ infatti notizia di qualche giorno che il numero di download di Clubhouse, da alcune settimane è in forte riduzione, dovuto probabilmente all’utilizzo limitato ai soli utenti Apple, fino ad “oggi” senza una versione Android era tenuto fuori il 60% del mercato smartphone al mondo.
In queste ore, l’app si installa senza problemi, ero il seimilesimo, installazione rapida sia in fase di registrazione del mio profilo, sia in fase di configurazione e fruizione delle varie “stanze” (rooms) a cui accedere.
Non mi sembra ci siano problemi noti, il lavoro di sviluppo su Andorid anche se in ritardo, sembra ottimo così come il dimensionamento dei loro server.
Cosa va migliorato in ClubHouse
Resta di negativo la lingua inglese, unica disponibile, problema presente anche sulla versione IOS, così come ci sono poche disponibilità di “stanze” in italiano, se si esclude qualche ottimo esperimento locale.
Chi vuole tentare l’installazione ecco il link presente su Google Play per richiedere e poi scaricare ClubHouse per Android: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.clubhouse.app&hl=it&gl=US
Note sulla modalità di scrittura del post
Questo articolo è stato scritto da me, senza alcun aiuto dai sistemi di intelligenza artificiale, quali OpenAI, ChatGPT e simili.