Passare da CentOS o Oracle Linux a Red Hat Enterprise Linux
Ho aggiornato il contenuto della pagina il 28 Gennaio 2022
Ecco come convertire CentoOS o Oracle Linux in Red Hat Enterprise Linux (RHEL) licenza FREE, in modo semplice e indolore.
E’ ormai noto che la nota distribuzione CentoOS dal 1 Gennaio 2022 non è più manutenuta, pertanto il comando yum update non darà più esito positivo per nuovi aggiornamenti. Di seguito ecco come passare un server da CentOS o Oracle Linux a Red Hat Linux in poche e semplici mosse.
Se vi siete già registrati ai servizi online della Red Hat e avete sottoscritto la licenza developers (gratuita), potete saltare i passaggi di seguito e andare direttamente alla fase di conversione qui: Convertire CentOS o Oracle Linux a Red Hat Enterprise Linux.
Se invece non avete ancora eseguito registrazione e attivazione delle licenza (gratuite), partite dai passaggi di seguito:
I passaggi da compiere sono principalmente tre, da eseguire secondo questo ordine:
- Registrarsi gratuitamente ai servizi online della Red Hat
- Aderire al programma di sviluppo Red Hat per ottenere le licenze gratuite dei sistemi operativi da installare
- Convertire il sistema operativo CentoOS o Oracle Linux con l’apposito applicativo “Convert2RHEL” sviluppata dalla Red Hat stessa.
Alcune importanti premesse:
- Prima di procedere alla conversione, ricordate di fare un backup del server. Sulle modalità e sui tempi ognuno ha le sue abitudini, pertanto non affronterò questo argomento. Ricordate che nel mio caso, la conversione è andata liscia senza alcun problema su server in esercizio.
Io Ho eseguito una esportazione dell’immagine del server (macchine virtuali) e successivamente una loro reinstallazione per essere sicuro che l’immagine funzionasse. - Create sempre una snapshot, nella peggiore delle ipotesi, potete utilizzare quella per ripristinare, senza dover perdere tempo con un ripristino.
- L’applicativo Convert2RHEL consente di poter ritornare indietro, trovate le modalità al link “Convert2RHEL, manuale ufficiale”, ma il mio consiglio è quello di avere sempre dei backup FUNZIONANTI e VERIFICATI.
Procediamo con la conversione di CentOS a RHEL: Registrarsi gratuitamente ai servizi online della Red Hat
Passo 1: Andiamo all’indirizzo: https://www.redhat.com/it
Qui dobbiamo procedere alla registrazione del nostro account. La registrazione ci consentirà di gestire tutte le installazioni RHEL e soprattutto di poter generare i codici di attivazione. Clicchiamo sull’ultima icona a destra “Account”.
Passo 2: Una volta completata la registrazione la parte più interessante è “Subscriptions”. Se è la prima volta che vi registrate, questa sessione è vuota, non ci sono “contratti” acquistati. Red Hat, ha reso disponibile un particolare tipo di “sottoscrizione” gratuita per le sue soluzioni. E’ possibile utilizzare fino a 16 licenze gratuite, oltre le quali vanno acquistate. Sulla precisa terminologia su cosa voglia dire 16 “attivazioni” possibili, vi lascio al link ufficiale. Ad ogni modo è considerata una “attivazione”, una singola macchina virtuale che non abbia oltre le 16 CPU. Praticamente è possibile attivare fino a 16 macchine virtuali in modo gratuito.
Passo 3: Al primo accesso non ci saranno “Sottoscrizioni” disponibili, è necessario aderire al programma di sviluppo “developers”.
Per fare questo andare al link: https://developers.redhat.com, sempre l’icona account a destra e accedete con le credenziali utilizzate per l’area riservata Red Hat utilizzate in precedenza.
Qui aderite al programma developers, seguendo le semplici indicazioni.
Passo 4: Una volta attivata l’adesione al programma “developers”, nella sessione Subscription troverete una riga come la seguente:
Passo 5: cliccando sul numero della “sottoscrizione”, avrete due tipologie di licenza, a noi interessa la prima.
Dal punto di vista “organizzativo”, la principale attività propedeutica per la conversione da CentOS a RHEL è pronta, possiamo ora passare alla fase 2, quella di installazione ed esecuzione dell’applicativo Convert2RHEL.
Note sulla modalità di scrittura del post
Questo articolo è stato scritto da me, senza alcun aiuto dai sistemi di intelligenza artificiale, quali OpenAI, ChatGPT e simili.
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