Consulente SEO Napoli
Ho aggiornato il contenuto della pagina il 1 Febbraio 2023
Poche semplici indicazioni su come riconoscere un buon consulente SEO a Napoli.
Curo da oltre 20 anni il posizionamento dei siti web sui motori di ricerca, risulto su Google tra i primi consulenti SEO a Napoli. C’e’ un motivo se tutto ciò avviene, scopriamo insieme.
Mi presento, sono napoletano di nascita e nell’animo. Ho iniziato la complessa attività di consulente SEO a Napoli all’inizio del 2000, quando Google batteva colossi come Yahoo e Netscape. Ad oggi ho curato il posizionamento sui motori di ricerca di oltre 500 siti web.
Ammetto che fino a qualche anno fa, le tecniche necessarie per posizionare un sito web ai primi posti su Google erano più o meno semici. Oggi con l’uso intenso dei social network e l’intelligenza artificiale utilizzata dai motori di ricerca ha reso tutto più “democratico” e quindi complesso.
Ed è per questo che un oggi buon consulente SEO deve ovviamente essere in grado di posizionare ai primi posti su Google e sui social prima se stesso.
Come potrebbe mai convincere un potenziale cliente sulle sue capacità, se non è in grado di applicarle su se stesso?
E’ proprio questa la prima affermazione che fornisco ai miei clienti, devo dimostrare di essere in grado di posizionare il mio stesso sito felicebalsamo.it ai primi posti su Google con le parole chiave che si addicono al mio campo.
Ed allora è giusto che un consulente SEO a Napoli dimostri le capacità prima su se stesso. Ad esempio nel mio caso risulto nelle seguenti prime posizioni su Google (al 03 Gennaio 2023)
Su Google in prima pagina tra la prima e la quarta posizione (non sponsorizzate):
- posizionamento motori di ricerca Napoli
- consulenza seo in campania
- Perchè il mio sito ha poche visite
- consulenza web marketing campania
- visite sito web
Ho indicato solo alcune parole chiave ovviamente, quelle con il maggior numero di traffico, vi sono poi altre più tecniche che mi servono da supporto per queste.
Questo piccolo espediente che potete chiedere ad un potenziale consulente SEO è un primo indicatore sulle sue capacità.
Come riconoscere un buon consulente SEO
Partendo dall’assunto che oltre il 90 percento dei siti web non ha alcun posizionamento sui motori di ricerca, negli anni è nata la figura del consulente SEO acronimo di Search Engine Optimization, tanti, forse troppi si sono fiondati in questo business, ed è per questo che è necessario comprendere bene le reali capacità.
Un consulente SEO deve analizzare le statistiche di un sito web e dei social
E’ la prima attività che deve essere svolta da un professionista SEO, la consultazione delle statistiche d’accesso al sito e quelle dei social del potenziale cliente è propedeutica ad ogni altra attività. Personalmente prima di predisporre un piano editoriale per un cliente, per migliorare il posizionamento del sito web finalizzato ad avere più visitatori e quindi acquisire clienti, prima di stabilire la tipologia di post e argomenti da utilizzare, devo consultare il numero di visitatori che arrivano sul sito, il numero delle pagine visitate, il tempo di permanenza sulle singole pagine e quello medio del sito, la velocità di caricamento del sito web stesso e tanti altri parametri.
Questi sono solo alcuni dei dati fondamentali che sono alla base di un progetto finalizzato ad ottenere un corretto posizionamento sui motori di ricerca.
Devo dire che in oltre 20 anni di attività, raramente trovo attivi sistemi di statistica sui siti, segno che si presta ancora oggi troppa attenzione alla parte grafica e al lancio del sito e poco alla parte più importante, appunto i contenuti, fondamentali per un corretto posizionamento sui motori di ricerca, rendendo di fatto un sito web utile.
Se sei interessato sull’importanza dei programmi di analisi dei siti web, puoi leggere questo articolo che ho scritto alcuni anni fa, ma ancora perfettamente valido, anzi è la mia base di partenza per ogni nuovo progetto.
Un buon consulente SEO, analizza e cura anche i dati dei social
Non solo accessi e tipologia di utenti che accedono al sito web, ma anche le statistiche d’accesso alla pagina Facebook e a quella Instagram devono essere analizzati e tenuti costantemente sotto controllo. Pochi sanno infatti che questi social offrono una avanzato sistema di analisi degli utenti, del loro comportamento e della geolocalizzazione dei utenti e solo analizzando questi dati è possibile pianificare attività che portano un miglioramento dei dati statistici.
E’ indubbio che un sito web con sole 10-40 visite al mese (questa è più o meno la media del 90% dei siti web), difficilmente porterà nuovi clienti. Solo un 10% riesce ad avere un adeguato numero di visitatori, tra questi alcuni effettuano acquisti, diventano clienti e quindi portano economia.
Quanti visitatori deve avere un sito web è un argomento che ho trattato, ma che va analizzato con il cliente, studiata la sua posizione geografica, la categoria merceologica, il mercato di riferimento e la concorrenza.
Ad esempio nel mio caso clienti che hanno attività in Campania, realizzo una comunicazione diversa se si tratta di posizionamento SEO a Caserta nel settore dei latticini (mozzarelle, provola e altro) o industria farmaceutica dove la concorrenza qui è più alta.
Allo stesso modo curo aziende che producono prodotti estetica e cura del corpo ad Avellino, qui i prodotti naturali sono un elemento che fa la differenza rispetto alla concorrenza o ancora il posizionamento seo di ristoranti, alberghi, Bed and Breakfast in costiera Amalfitana o costiera Sorrentina, dove la concorrenza è ben diversa rispetto alle stesse strutture turistiche di Napoli. Anche Benevento non fa differenza, qui ad esempio il posizionamento turistico ha una complessità minore rispetto a quella di Salerno o Napoli o Pompei, mentre studi legali, medici e commercialisti hanno una concorrenza molto particolare sia a Napoli, che Salerno o Caserta.
Un consulente SEO deve vivere la realtà locale
Come avrai notato nei vari esempi, ho indicato città della mia regione in cui opero. Un consulente SEO deve operare “in prossimità”, solo così può studiare il mercato dal vivo e relazionarsi di conseguenza. Ed è per questo che personalmente pur ricevendo ogni giorno, richieste di incontri da potenziali clienti, seleziono solo coloro operano in Campania.
Un consulente SEO deve essere un copywriter
Le attività di copywriting devono essere insite in un consulente SEO, non solo analisi dei dati e analisi del mercato di riferimento, ma la scrittura dei post web e social è fondamentale. Ci sono alcune categorie di consulenti seo che hanno un indubbio vantaggio rispetto a chi si è avvicinato a questo mercato da alcuni anni. Nel mio caso ad esempio, nato come programmatore web, approcciarmi alla SEO mi è risultato naturale, posso modificare il codice html delle pagine, ottimizzarlo con script in php (uno dei linguaggi che si usa per i siti internet) e allo stesso tempo scrivendo per tantissimi siti e pagine social che curo, posso ottimizzare non solo la parte vera e propria di copywriting, ma anche quella tecnica relativa alla programmazione, dove è necessaria l’ottimizzazione dei server web per incrementare la velocità delle pagine.
Un esempio è proprio questa pagina, se sei capitato qui e stai leggendo questo testo, vuol dire che ho saputo ben posizionare me stesso, un elemento fondamentale di un bravo consulente SEO a Napoli, se non risulta ai primi posti con il suo stesso sito, come può rendere più visto il tuo sito web e i tuoi profili social?
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Note sulla modalità di scrittura del post
Questo articolo è stato scritto da me, senza alcun aiuto dai sistemi di intelligenza artificiale, quali OpenAI, ChatGPT e simili.
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