Addio al contrassegno assicurativo, ecco come controllare la copertura online
Ho aggiornato il contenuto della pagina il 16 Agosto 2016
Il certificato assicurativo è stato abolito in Italia dal 18 ottobre 2015. Pertanto il “famoso” contrassegno assicurativo da esporre sui parabrezza è stato “dematerializzato”. La tecnologia avanza, le forze di polizia non si basano più su un semplice foglietto che per anni abbiamo esposto, in moltissimi casi anche falsificato per circolare senza adeguata copertura assicurativa non essendoci, un tempo, strumenti idonei per un controllo.
Le compagnie assicurative dal 18 Ottobre 2015 sono tenute ad inviare i dati dei loro assicurati al Ministero dello Sviluppo Economico in tempo reale, pertanto non forniscono più il contrassegno assicurativo da esporre, ma il solo certificato assicurativo di colore verde da tenere con il libretto di circolazione valido per l’estero. Infatti i dati assicurativi si trovano solo su tale certificato utile in caso di incidenti per lo scambio dati e ovviamente fondamentale quando ci rechiamo in un paese estero.
Possiamo quindi eliminare il porta contrassegno in plastica dal nostro parabrezza non c’e’ più alcun motivo per tenerlo, finalmente possiamo posizionare al meglio il Telepass o i permessi sosta di cui disponiamo.
Come possiamo controllare online se un veicolo o motoveicolo è assicurato?
Le forze dell’ordine hanno lettori appositi, inserendo la targa possono risalire ai dati della compagnia assicurativa e verificare se c’e’ copertura o meno. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha realizzato un sito web chiamato “Il portale dell’automobilista“, dove è possibile verificare la copertura assicurativa di un veicolo partendo dalla targa. L’accesso è pubblico ed è possibile verificare le targhe di autoveicoli e motoveicoli.
Esistono anche numerosi siti che consentono il controllo delle targhe auto e moto e relativa copertura assicurativa online, è sufficiente cercare su Google per “verifica assicurazione”.
Note sulla modalità di scrittura del post
Questo articolo è stato scritto da me, senza alcun aiuto dai sistemi di intelligenza artificiale, quali OpenAI, ChatGPT e simili.